Cultura, Eventi

Valerio Berruti conquista Palazzo Reale con una grande mostra

Dal 22 luglio 2025, Palazzo Reale di Milano ospita “Valerio Berruti. More than kids”, la più ampia mostra personale mai dedicata all’artista albese, tra i protagonisti più originali e intensi dell’arte contemporanea italiana

Prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, con la curatela di Nicolas Ballario, l’esposizione è un viaggio emozionante nell’universo poetico di Berruti, dove l’infanzia – quel tempo sospeso in cui tutto può ancora accadere – diventa lo strumento per riflettere su temi universali e attualissimi.

Valerio Berruti
Valerio Berruti La figlia di Isacco, 2009 Video-animazione, composta da 600 disegni affrescati e con la colonna sonora di Paolo Conte, realizzata per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia Courtesy: l’artista ©

Un carosello di emozioni, arte e musica

Il cuore della mostra è un allestimento immersivo che unisce sculture monumentali, video-animazioni, installazioni interattive e persino una giostra vera, su cui i visitatori possono salire. Opere da vedere, ma anche da vivere e attraversare, per un’esperienza che coinvolge corpo, emozione e pensiero.

Valerio Berruti Don’t let me be wrong, 2024 Scultura in alluminio, 7×6,6×6 m + Video-animazione con la colonna sonora di Daddy G e Stew Jackson Courtesy: l’artista Credito fotografico Letizia Cigliutti ©

Tra le opere chiave spicca “La giostra di Nina”, una grande scultura circolare accompagnata dalla musica inedita di Ludovico Einaudi, e la nuova installazione “Don’t let me be wrong”, collocata nel cortile di Palazzo Reale e sonorizzata da Daddy G dei Massive Attack insieme a Stew Jackson. Quest’ultima include un cortometraggio realizzato con 800 disegni a mano in sequenza, che riflette sul cambiamento climatico e la responsabilità collettiva.

L’infanzia come spazio condiviso

Le figure infantili di Berruti – disegnate con l’antica tecnica dell’affresco e tradotte in grandi sculture o animazioni – non raccontano solo un percorso personale, ma evocano una memoria collettiva. Sono “più che bambini”: simboli di ciò che siamo stati, ma anche di ciò che potremmo ancora diventare. La mostra, come suggerisce il titolo “More than kids”, invita a interrogarci sul nostro presente e sulle possibilità di un futuro diverso.

Valerio Berruti A safe place, 2025 Scultura in vetroresina e cemento, Ø450xh280 cm Courtesy: l’artista ©

Installazioni come “Lilith” e “Cercare silenzio”, accompagnate da colonne sonore originali di Rodrigo D’Erasmo e Samuel Romano (voce dei Subsonica), rafforzano la dimensione multisensoriale dell’allestimento. Non mancano riferimenti ai temi urgenti della contemporaneità, come la crisi climatica, rappresentata con forza nella suggestiva “Nel silenzio”, in cui tre bambine giacciono sulla terra arida, emblema di un pianeta in difficoltà.

Un artista-regista della contemporaneità

“Con questa ampia monografica, Berruti si trasforma in un regista che, stanza dopo stanza, tocca tutti i grandi temi della contemporaneità” – spiega il curatore Nicolas Ballario.
“Le sue opere non parlano dell’infanzia, ma usano quel tempo fragile per chiederci se siamo ancora in tempo per cambiare le cose”.

Valerio Berruti

Ogni lavoro, dunque, è aperto all’interpretazione del visitatore, che è chiamato a partecipare, immaginare, completare. La monumentalità delle opere non consente distrazioni: guardare significa assumersi una responsabilità.

Valerio Berruti

Un progetto condiviso e diffuso

La mostra milanese arriva dopo la tappa di Alba, promossa dalla Fondazione Ferrero, che ha ospitato tra aprile e luglio una selezione di lavori inediti e site-specific, offrendo un’anticipazione del progetto.

A sostenere l’evento a Milano:

  • Comune di Milano – Cultura
  • Special partner: Lavazza Group
  • Media partner: Sky Arte
  • Mobility partner: Frecciarossa – Treno Ufficiale

Per informazioni e biglietti visita il sito ufficiale.

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