Monza, doppia anima: eleganza reale e passione per la velocità
Dove la storia neoclassica incontra l’adrenalina dei motori: alla scoperta della città brianzola con la Corvette E-Ray
Nel cuore della Brianza lombarda, a pochi chilometri da Milano, si estende Monza, una città che racchiude in sé un’affascinante dualità: da un lato la maestosità della sua reggia settecentesca e dei suoi giardini storici, dall’altro l’adrenalina del tempio mondiale della velocità.

Questa doppia anima rende Monza una destinazione unica, capace di soddisfare sia gli amanti dell’arte e della storia, sia gli appassionati di motori.

La nostra visita a Monza ha avuto un sapore particolare. Grazie a Cavato Monza, ci siamo concessi il lusso di scoprirla a bordo della Corvette E-Ray, la prima Corvette ibrida plug-in della storia. Quale auto migliore per esplorare una città che celebra sia la bellezza che la velocità?

La Reggia di Monza: una residenza da sogno
Arrivare alla Reggia di Monza con questa straordinaria sportiva americana ha creato un contrasto affascinante: la modernità ibrida della E-Ray, con i suoi 655 CV combinati e la trazione integrale elettrificata, si è trovata di fronte alla storia settecentesca della Villa Reale. Eppure, entrambe rappresentano l’eccellenza del loro tempo.

La Villa Reale di Monza rappresenta uno dei capolavori del Neoclassicismo italiano. Costruita tra il 1777 e il 1780 su progetto dell’architetto Giuseppe Piermarini per volere dell’arciduca Ferdinando d’Austria, la reggia fu concepita come residenza estiva della corte austriaca a Milano.

L’edificio si presenta con una facciata imponente lunga oltre 400 metri, caratterizzata da linee eleganti e proporzioni armoniose tipiche dello stile neoclassico.

Gli interni, che si sviluppano su oltre 700 stanze, custodiscono affreschi, stucchi e arredi d’epoca che testimoniano il fasto della vita di corte.

Particolarmente suggestivi sono gli Appartamenti Reali, il Teatro di Corte e la Cappella Reale, che ancora oggi trasmettono l’atmosfera di un’epoca passata.

Ovviamente il percorso di visita non include tutte le stanze ma ne comprende 28 tra appartamenti e sale: un vero e proprio viaggio nella storia dagli Asburgo ai Savoia.

La visita inizia dall’Atrio di ingresso per poi spostarsi negli ambienti privati degli Appartamenti Reali di Re Umberto I e della Regina Margherita.

Il percorso prosegue nelle Sale di Rappresentanza del Primo piano nobile dove spiccano maggiormente le decorazioni neoclassiche.

La visita continua al Secondo Piano con l’Appartamento del Principe di Napoli, adattato dall’architetto Majnoni in occasione delle nozze di Vittorio Emanuele III, l’Appartamento della Duchessa di Genova e quello dell’Imperatore di Germania.

Dopo la visita alla Villa, a destra dell’imponente scalinata c’è il Teatrino.

Merita una visita il Roseto di Niso Fumagalli. che ha visto la luce nel 1964 grazie alla visione dell’imprenditore e presidente dell’Associazione Italiana della Rosa.

L’inaugurazione ufficiale avvenne nel 1970, resa ancora più memorabile dalla presenza della principessa Grace di Monaco.

Oggi il roseto custodisce una preziosa collezione botanica di circa 400 varietà di rose, tra cui spicca la celebre “Bella di Monza”, la Rosa modoetientis, simbolo floreale della città.

Il Parco di Monza: il polmone verde d’Europa
Ciò che rende davvero straordinaria la Reggia di Monza è il suo Parco, uno dei più grandi parchi storici recintati d’Europa con i suoi 688 ettari di estensione. Realizzato tra il 1805 e il 1808, il parco fu voluto da Napoleone Bonaparte, che trasformò Monza in residenza del Regno d’Italia.

Attraversato dal fiume Lambro, il parco alterna zone boschive a prati, giardini all’italiana e all’inglese, cascine storiche e architetture neoclassiche. È un luogo ideale per passeggiate, jogging e ciclismo, frequentato quotidianamente da migliaia di visitatori.

Percorrere i viali del Parco di Monza a bordo di un’icona americana come la Corvette ha reso l’esperienza ancora più emozionante. Qui è stato impossibile resistere al richiamo irresistibile dell’autodromo.

L’Autodromo: la cattedrale della velocità
Ma è nel cuore del Parco di Monza che si trova quello che molti considerano il tempio della velocità: l’Autodromo Nazionale di Monza. Inaugurato nel 1922, è uno dei circuiti automobilistici più antichi e prestigiosi al mondo, nonché teatro ininterrotto del Gran Premio d’Italia di Formula 1.

Con i suoi 5,793 chilometri di lunghezza, il circuito di Monza è famoso per le sue lunghissime rettilinee e le velocità elevatissime che vi si raggiungono, spesso superiori ai 350 km/h. Le curve leggendarie come la Parabolica, le varianti Ascari e la Prima di Lesmo sono entrate nella storia del motorsport, teatro di sorpassi memorabili e imprese eroiche.

L’atmosfera che si respira durante il weekend del Gran Premio d’Italia è unica: il boato dei motori, il mare rosso dei tifosi Ferrari (i “tifosi” per eccellenza), l’adrenalina pura che permea ogni angolo del circuito. Monza non è solo un autodromo, ma un santuario per gli appassionati di motori di tutto il mondo.

Un connubio perfetto
Ciò che rende Monza davvero speciale è proprio questa coesistenza armoniosa tra natura, storia e modernità. Da un lato la reggia e i suoi giardini che raccontano secoli di storia, dall’altro il rombo dei motori (notare il rosso del semaforo…) che celebra la tecnologia e la passione contemporanea.

Visitare Monza significa quindi immergersi in questa duplice esperienza: passeggiare tra i viali alberati del parco storico la mattina e sentire l’adrenalina della pista nel pomeriggio, ammirare gli affreschi settecenteschi e poi lasciarsi travolgere dalla modernità delle monoposto.

Una città che ha saputo preservare il suo patrimonio storico integrandolo con la sua vocazione sportiva, regalando ai visitatori un’esperienza indimenticabile che attraversa i secoli. E viverla a bordo di un’auto che rappresenta l’evoluzione della sportività – come la Corvette E-Ray – rende il tutto ancora più memorabile.
