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Guida Michelin 2026, La Rei Natura nuovo Tre Stelle

La presentazione della Guida Michelin 2026 ha riportato i riflettori su Parma, città che ormai gioca in casa quando si parla di eccellenza gastronomica.

Dopo aver celebrato i 70 anni della guida italiana, quest’anno si è dato il via ai festeggiamenti per i 120 anni di Michelin nel nostro Paese.

E per farlo, il Teatro Regio ha aperto le porte a più di 500 invitati, tra chef, giornalisti e professionisti del settore, tutti pronti a scoprire chi avrebbe brillato nella nuova edizione.

Guida Michelin

Un mucchio di stelle, ma nella Guida Michelin una brilla più delle altre

La selezione 2026 è stata generosa: 25 nuove stelle complessive distribuite da nord a sud, con un totale impressionante di 394 ristoranti stellati.

Ma la notizia che ha fatto sussultare il pubblico è stata un’altra: l’Italia guadagna un nuovo tre stelle, portando a 15 il numero dei ristoranti che “valgono il viaggio”.

Un traguardo che conferma l’energia e la creatività della cucina italiana, sempre capace di reinventarsi restando fedele alla propria identità.

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La Rei Natura: arte, precisione e poesia tra i vigneti

Il nuovo gioiello della guida è La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti, immerso nella cornice scenografica dei vigneti della Langa, a Serralunga d’Alba.

Qui lo chef Mammoliti ha costruito una cucina che sembra uscita da un racconto sensoriale: ogni piatto è calibrato con una precisione quasi scientifica, e allo stesso tempo capace di emozionare come un ricordo improvviso. Materie prime eccellenti, accostamenti audaci, profumi che raccontano il territorio senza ricalcarne gli stereotipi. È un’esperienza che va oltre il gusto, un percorso che avvolge e coinvolge, come se il tempo si fermasse per lasciare spazio alla pura emozione.

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Una cucina che racconta l’Italia nel mondo

Il Direttore Internazionale della Guida Michelin, Gwendal Poullennec, ha sottolineato come la selezione 2026 rappresenti perfettamente la vitalità della scena gastronomica italiana.

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Produttori, chef e artigiani lavorano con un savoir-faire che continua a far brillare l’Italia a livello globale, combinando tradizione e innovazione in un equilibrio che pochi altri Paesi sanno mantenere. La nuova stella di Mammoliti, insieme ai ristoranti che hanno confermato i loro prestigiosi riconoscimenti, aggiunge un tassello prezioso a questo mosaico culinario.

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I “mostri sacri” che confermano il loro posto tra le leggende

Accanto alla new entry, restano saldamente al vertice realtà che da anni rappresentano l’eccellenza gastronomica del Paese: da Villa Crespi a Piazza Duomo, da Da Vittorio a Osteria Francescana, fino a La Pergola e Le Calandre, solo per citarne alcuni. Sono nomi che definiscono lo standard, esempi di continuità e talento che permettono alla cucina italiana di mantenere un ruolo centrale nel panorama internazionale.

Guida Michelin 2026, un invito a partire

Con circa 2000 ristoranti selezionati, la Guida MICHELIN Italia 2026 continua a essere un punto di riferimento per chi cerca qualità, ricerca e identità. E lo fa celebrando una tradizione che non ha paura di sperimentare.

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La Rei Natura e gli altri protagonisti di quest’anno raccontano un’Italia che sorprende, coinvolge e soprattutto invita a mettersi in viaggio. Perché, alla fine, le stelle servono proprio a questo: trovare il percorso migliore per vivere un’esperienza indimenticabile. guide.michelin.com

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