Nonantola: un viaggio tra storia e cultura
Nel cuore della pianura modenese, Nonantola si distingue come uno scrigno di storia e cultura, dove il Medioevo si intreccia con la memoria collettiva e l’identità di una comunità
A Nonantola due monumenti emergono come simboli di questo straordinario patrimonio: la Torre dei Bolognesi, oggi sede del Museo di Nonantola, e la celebre Abbazia di San Silvestro.

La Torre dei Bolognesi e il Museo di Nonantola
Costruita nel 1307 dai Bolognesi, dopo aspre battaglie per il controllo del territorio con i Modenesi, la Torre dei Bolognesi domina il centro storico con la sua imponente struttura in mattoni a pianta quadrata e i suoi 38 metri di altezza.


Inizialmente baluardo difensivo, la torre ha attraversato i secoli mutando funzione: da carcere a magazzino, fino a diventare, nel Novecento, parte dell’acquedotto cittadino.

Solo dopo un accurato restauro conservativo, concluso nel 2004, la torre è stata restituita alla comunità come luogo della memoria e della cultura.

Dal 2007 ospita il Museo di Nonantola, che racconta la storia del territorio attraverso un percorso espositivo articolato su quattro piani. Il museo offre una narrazione a ritroso nel tempo, dall’età contemporanea fino alla Preistoria, utilizzando fonti archeologiche, documentarie e fotografiche.

Tre sono i fili conduttori che guidano il visitatore: la trasformazione del paesaggio agrario, l’evoluzione del borgo e lo sviluppo della comunità.

Particolarmente toccante è la sezione dedicata ai ragazzi ebrei di Villa Emma, rifugiati a Nonantola durante la Seconda Guerra Mondiale, che grazie all’aiuto della popolazione locale riuscirono a salvarsi dalla persecuzione nazista.

Salendo ai piani superiori si incontrano testimonianze della Partecipanza Agraria, una proprietà collettiva di origine medievale, e reperti archeologici che illustrano la nascita del monastero di San Silvestro e la formazione del borgo.

Al quarto piano, la famosa lamina aurea di Redù, risalente all’Età del Bronzo, rappresenta uno dei pezzi più preziosi della collezione.

Dal belvedere della torre, infine, si gode di una vista panoramica a 360 gradi sulla città e sulla campagna circostante, un invito a riscoprire il legame profondo tra Nonantola e il suo territorio.
L’Abbazia di San Silvestro: cuore spirituale e storico
Nonantola deve gran parte della sua fama all’Abbazia di San Silvestro, fondata nel 752 dal monaco benedettino Sant’Anselmo. Grazie all’appoggio di sovrani e imperatori, tra cui Carlo Magno, l’abbazia divenne uno dei centri monastici più ricchi e potenti d’Europa. Qui, nel 756, furono accolte le spoglie di San Silvestro I papa, a cui la basilica è tuttora dedicata.

L’Abbazia di Nonantola rappresenta un luogo dove la storia, l’arte e la fede si fondono in modo unico.

La basilica abbaziale, oggi chiesa concattedrale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, conserva ancora oggi preziose testimonianze del suo glorioso passato: dalle pergamene carolinge esposte nel Museo Benedettino e Diocesano di Arte Sacra, ai tesori artistici e liturgici che raccontano oltre 1300 anni di spiritualità e cultura.

Visitare l’abbazia significa immergersi nel Medioevo europeo, tra le suggestioni della musica gregoriana, le opere d’arte sacra e le antiche pergamene dell’Archivio Abbaziale.



Un’esperienza che permette di toccare con mano la continuità di una storia che, a Nonantola, non si è mai interrotta.

Un borgo da scoprire
Nonantola non è solo i suoi monumenti più celebri. Una passeggiata nel centro storico permette di scoprire altri tesori, come la pieve di San Michele Arcangelo, la chiesa di Santa Maria fuori le mura e le due torri medievali, quella dei Bolognesi e quella dei Modenesi.

Il tutto immerso in un’atmosfera autentica, dove la tradizione contadina e la buona tavola si fondono con la memoria di un passato illustre.

Nonantola è così: un luogo dove la storia si fa racconto, tra le mura di una torre e le navate di un’abbazia, custodi di una comunità che ha saputo preservare e valorizzare il proprio patrimonio. Una meta imperdibile per chi vuole conoscere l’anima profonda dell’Emilia.
Museo e Cantina Giacobazzi
Se passate da questo bellissimo borgo vi consiglio di fare una tappa alla Cantina Giacobazzi dove oltre ad ottimi vini vi aspetta un museo tra storia e motori!
